Beccata al lavoro a fare un pompino, rischio un licenziamento. Dovrò patteggiare con il titolare per non essere dimessa. Una serata da troia con lui

perdo il contatto con la realtà, esiste solo lui ed io, la sua lingua che continua a leccarmi, si sofferma sul perineo, oddiooooo …. la cosa mi fa impazzire

VI RACCONTO LA MIA PRIMA E UNICA ESPERIENZA CON DUE UOMI E SPERO CHE CE NE SARANNO ALTRE LEGGETE E GODETE

Comincio un pompino da manuale, succhiando e leccando, mentre lui mi dà il ritmo con una mano sulla mia testa. Non è così male, è profumato e sa di bagnoschiuma. Il puttaniere ha almeno avuto il buongusto di lavarselo prima. Mi sembra di avere un palo di roccia in bocca tanto ce l’ha duro e sento le sue vene pulsare sulle mie labbra. Stava per venire. Ho una voglia di matta di sentirlo esplodere dentro la mia bocca, ma eravamo d’accordo anche per una scopata. E io onoro sempre i miei impegni...

Su ognuno una fantasia di un secondo, una posizione, una sensazione. C'è un ragazzo che porta degli scatoloni dentro un negozio e immagino di essere nel retro, appoggiata al muro con lui che mi spinge dentro tutto se stesso con forza.

Doveva essere un palloso fien settimana in famiglia...invece si è trasformato in.....

Il Parroco andava tutti i giorni a confessare le nostre suore....

sembrava una sera come tante altre, cenetta in casa e poi un'amico che viene per sistemare delle cose al pc, ma quella sera ho realizzato quello che la mia mente fantasticava da tempo ....

Un pomeriggio afoso...inizio a giocare da sola come schiava descrivendo i particolari di una masturbazione perfetta!

Era l’inizio di luglio quando, io e il mio fidanzato del momento, caricammo l’auto e ci inoltrammo verso la nostra destinazione.....

“ cosa c’è professore? Ora che sono davanti a lei, ha paura di guadarmi le tette?” La sua mente era un turbinio di pensieri, era davvero giusto approfittare di una così giovane ragazza? Anzi, due giovani ragazze. Prevalse l’ardore e Paolo iniziò a palparle il seno... Una stanza, un camino ed un uomo sotto due donne. Sotto due ragazze.

Un lago di piacere!

All'università sono sempre stata brava....

Ho sempre avuto il vizio di stare nuda, e quindi di non indossare le mutandine sotto gonne e vestitini.Cosi' da sentirmi quasi toccata e leccata dall'aria.... Spesso nessuno lo nota, ma quel giorno il mio grande zio arrapato mi ha dato la conferma che forse non è così...

Stiamo per andare a fare un pik nik nella casa in campagna della mia amica...

Si conoscevano ormai da anni e come erano soliti fare all'inizio dell'estate si trasferivano nella casa al mare dei nonni per il fine settimana...

Che effetto fa per me non togliere il reggiseno ma lasciare i capezzoli liberi.........

Ero al mare, una bellissima settimana di sole e mare, l'aria sà di salsedine... Io e i miei amici avevamo affittato due camere d'albergo, eravamo in spagna, fra mare e divertimento! Una mattina dopo una sera passata a ballare, decido di non segure i miei amici in spiaggia, ero stanchissima e assonnata, così quando mi sveglio non trovo nessuno...guardo fuori e vedo la spiaggia...tante ragazze in bikini....la mano scivola sotto le mutandine, sento la mia patatina bagnarsi tutta....

Non doveva andare cosi!

Ci conoscevamo ormai da un bel po’ di tempo...

Io, lei, lesbo, un ragazzo e tanti cazzi che vogliono dominarmi.

"Così si trovò ad indossare vestitini leggeri in casa, a volte anche senza reggiseno, sperando di rivedere un lampo di eccitazione nei suoi occhi..."

Rompemmo il ghiaccio nel bar della stazione con aperitivo e patatine e ci dirigemmo all’hotel. Ci capivamo al volo, meglio così.

Prendemmo la scorciatoia tra le distese di granoturco e di meloni, in fondo al campo c’era un vecchio capanno di legno, dove lo zio Toni teneva gli attrezzi. Spiammo tra le fessure della finestra, dentro lo zio stava scopando la signora Vanda, la lattaia, era appoggiata con i gomiti sul tavolo a gambe divaricate...

serata in discoteca seguita dall'incontro con un intrigante ragazzo

Non sono una...

voglio farlo in mezzo al mare, così, appesa ad una tavola di surf. "che bel culo che hai" mi dice e continua a baciarmi, gli dico, quasi implorandolo: "infilamelo".