Lavoro presso un’importante agenzia che organizza e cura eventi speciali...

Finalmente siamo arrivati, volo in perfetto orario, noleggiata l’auto eccoci a casa. È il nostro rifugio appena possiamo staccare per più giorni, un piccolo angolo di paradiso affacciato sull’oceano. Lunghe camminate, qualche coraggiosa nuotata, e ottime mangiate di pesce.

Un racconto che te lo farà rizzare sempre di più dopo ogni frase.. io che vengo scopata selvaggiamente nei bagni di un ristorante al primo appuntamento.. leggi le porcate che faccio.. sono proprio una vogliosa di cazzo.. (testo lungo e scritto bene)

E' un attimo: finalmente lo sento farsi largo in me spostando il tessuto e divaricandomi dolcemente per entrare. Sono già un lago senza che lui si sia ancora mosso.

Questa è la nostra Isola" mi dice "e quando sei qui con me sei la mia regina. Qui sei libera di esprimere le tue fantasie, le tue voglie, i tuoi desideri, senza che nessuno ti giudichi

Raf non sapeva che squirtassi e si ferma di botto in un luogo isolato e salta dietro con il sediolino di guida piegato in avanti... "voglio bere anche io!"dice Raf e così Anna continuando a leccarmi...

Sofia, Sofi per gli amici è giovanissima, ha 18 anni appena compiuti, deve ancora prendere la patente, per muoversi chiede autostop agli amici, e quando le avanzano i soldi compra il biglietto per l’autobus cosa che capita di rado, ha i capelli lunghi e lisci, indossa dei jeans anni ’90 a vita bassa, si può sempre scorgere una mutandine erotica sbucare da sotto.

Le porte dell'ascensore si aprirono...

Era stanca, stufa di fare quello stupido lavoro al computer. Guardò l'orologio: 00.03. Sbuffando tornò a concentrarsi sullo schermo, ma per quanto ci provasse non ce la faceva. Era già un nuovo giorno, e lei non se ne era nemmeno a..

In piscina..

esperienza lesbo!

In una calda sera di Luglio di ritorno da Rimini decidiamo (io e il mio uomo) di fare una sosta nel parcheggio di un Autogrill, dopo qualche minuto un'auto si affianca alla nostra e...

Storia per appassionati di BDSM e soprattutto per chi pratica il "gioco" con la radice di zenzero. Il mio è un diario di bordo in cui descrivo le sensazioni di bruciore e di eccitazione provate dalla radice di zenzero tenuta stretta stretta dentro al sedere. Buona lettura!

Non ero più lucida. Sentire la sua calda voce era diverso che vedere delle fredde parole scritte su uno schermo. Ho acceso anche io la mia cam e mi sono scoperta le tette. . Con una mano continuavo a masturbarmi, con l’altra mi pizzicavo i capezzoli duri…

In questo mio primo racconto condivido con voi la mia prima esperienza di sesso anale... tutta l'eccitazione del momento raccontata nei minimi dettagli.

Così, decisi di iniziare a lavorare in un call center erotico .Il mio turno era quello più affollato di utenti in quanto per i motivi che ho già spiegato io lavoravo di notte dalle 19 della sera alle 07:00 del mattino. Non nascondo il mio imbarazzo il primo giorno dove mi recavo per lavorare, sinceramente non sapevo cosa fare e come muovermi ma vedevo le colleghe che parlavano e non solo per telefono ................ imparai velocemente

Era da tempo che uno miei più assidui ammiratori della chat manifestava l’intenzione ed il desiderio di farmi un regalo...

Eravamo stati fidanzati per due anni tempo fa...

leggi......e ..sbrodolaaaaaaaaaaaa

levo la mia canottiera e lui inizia a partire, sfilo il reggiseno, lui non mi guarda nemmeno, mi fa sentire cosi inutile ed ignorata, mi guardo i capezzoli, già molto turgidi ma inizio a toccarmeli, pizzicarmeli, tirandoli ma lui non mi guarda. Rimango con il seno scoperto e le gambe aperte verso di lui mentre intravedo gli sguardi degli altri guidatori che guardano compiaciuti..sopratutto un camionista del corsia affianco. Mi fa cenno' al suo meraviglioso cazzo, io apro già la bocca e mi

...mi accorgo che qualcuno mi spia da una finestra e...lo spettacolo inizia..

Ormai fermarsi sarebbe stato impossibile e comunque nessuno dei due avrebbe voluto farlo. Sentivo la gonna tesa continuare a salire lentamente scoprendomi ormai in parte i glutei, e le sue mani cercare sempre più pelle; le percepivo passare vicinissime al mio intimo ormai bagnato e caldo

ad un tratto gli faccio: “Ma è vero che …?” e lui: “vero cosa?”, e io “..che …”, aveva capito perfettamente cosa volessi dire e si divertiva a fare finta di no.

io non resisto nel farti eccitare, mi piaci troppo stasera ho troppa voglia di te ma non devo cedere, devi essere tu a PRENDERMI

A sedici anni, ero una ragazzina timida e introversa... Poi la mia amica Stefania, la troia della scuola, mi invitò a casa sua. "Vedrai, sarà un pomeriggio di puro divertimento, non vorrai più andare via." Mi recai da lei senza nemmeno immaginare che di lì a poco, sarei diventata più troia di lei...

Mi sono svegliata con una gran voglia...

Prima o poi era destino che sarei dovuta andare a casa sua....