Inizio a baciare il mio uomo mentre chiudo gli occhi facendo finta di essere sola con lui. Mi sento sfiorare le gambe ma riconosco subito che non era la sua mano, era una mano molto morbida, delicata e minuta come quella di una donna, anche il tocco era delicato. Molto probabilmente era quella della donna ma avevo paura ad aprire gli occhi quindi decido di tenerli chiusi (almeno per il momento)!

Anch’io non ho nulla e lei con le sue mani esperte lo capisce e comincia ad esplorarmi sotto...

La mia mente diabolica avevo già pianificato quale punizione sarebbe spettata all’inferiore, ma si sa che le sorprese arrivano sempre quando meno te lo aspetti.....Continuai a farle domande sul come si svolgessero le serate, sulla gente che partecipava e su altri particolari, mentre la mia mente già era proiettata verso quella che sarebbe stata la punizione esemplare.....

Storia verosimile, da leggere...

All’improvviso avverto una sensazione strana, ma non capisco ancora se sia sgradevole o piacevole… Ecco, ecco cos’è: mi sento osservata. Ma non è il solito sguardo della persona curiosa del mio aspetto, a quello ci sono abituata; da un po’ di tempo ho imparato a conoscere questa nuova sensazione, che mi avvolge come una nube elettrica e mi percorre di brividi il collo...

Un giorno in una delle mie solite uscite con mia madre presi l'autobus, ero adolescente e ancora non portavo il reggiseno, anche se avevo i seni molto grandi per la mia età. Eravamo in piedi una di fianco all'altra vicino alla porta dell'autobus, io avevo i seni poggiati su di un parapetto, indossavo un top piuttosto scollato...

Quel giorno Lui arrivò.E come succedeva ormai da qualche mese Victoria sentì una spinta erotica di incontrollabile forza che la portò tra le Sue braccia.La sua lingua,umida e calda, uscì lentamente dalla bocca e cominciò a leccargli le labbra e a baciarlo con trasporto ed eccitazione.La sua figa,assalita da contrazioni e completamente zuppa,

Appena in bagno gli inviai un messaggio, scrivendoli che ero lì. Il telefono squilla e l’eccitazione sale, ovviamente è lui rispondo subito, non devo farlo aspettare. “Non chiuderti a chiavetta” mi dice questo perché sà quanto mi piace l’idea e l’adrenalina di essere scoperta.

Tutto cominciò in un sogno troppo perverso ed eccitante ,sembrava reale o forse nel mio io profondo lo era.. un desiderio forte che ancora oggi non riesco a raccontare. Oggi ho deciso finalmente di raccontarlo perchè lo voglio condividere con voi, non riesco più a tenerlo dentro ! Il mio nome è.....

LA MIA PRIMA VOLTA Avevo 15 anni quando incontrai il mio primo vero fidanzato. Ci conoscemmo in uno strano modo, una mia amica senza il mio permesso gli diede il mio numero di telefono pensando che saremmo stati una bella coppia essendo i nostri caratteri molto simili e la nostra età anche. Dopo una miriade di sms mi decisi ad incontrarlo.

Mi guardava come se fossi la cosa più bella ed eccitante del mondo, così mi concessi di immaginarmi per un attimo e chiudere gli occhi: ora mi vedevo con i suoi occhi, piccola e nuda davanti al suo uccello, la mia pelle, morbida e bianca come il latte alla luce del primo sole, i miei lunghi capelli biondi a solleticarmi le punte dei capezzoli, le mie natiche che spuntavano da sotto la mia testa, e che si muovevano piano, languidamente.

La mia prima volta con una donna...il mio primo rapporto sessuale con la mia capa...

la paura di essere scoperta rende tutto più eccitante. gli abbasso la zip e prendo il suo membro in bocca,ho la sensazione che mi arrivi quasi in gola. lui appoggia una mano sulla mia testa e mi aiuata nei movimenti su giù,su giù fin che con forza non mi tiene la testa sul suo cazzo fino a farmi arrivare le sue palle vicino alle mie labbra, ad un tratto sento il suo sperma nella mia bocca,lui con i capelli mi tira il capo su e mi dice"ingoialo tutto troia"

Ancora una volta ci ero riuscita. Avevo fatto eccitare qualcuno mostrandogli le mie grazie. Sentii la mia fica allungarsi e dilatarsi, come se dovesse accogliere quell’uccello duro che non vedevo. Avrei voluto fiondarmi su quella cerniera lampo, ed inginocchiata come la più umile delle serve, aprirla e tirare fuori quel giovane cazzo che, sicuramente, sarebbe stato in grado di sborrare svariate volte prima di lanciare la spugna.

Tornati dalla vacanza, il rapporto con Eva si era solidificato sempre di più...Quella sera decidemmo di fare una cenetta a casa nostra... il discorso si era spostato sullo scambio di coppia....

La serata che sto per raccontare mi ha sorpreso talmente tanto che al pensiero, il ricordo, mi fa ancora venire i brividi…di piacere.

Racconto di fantasia. [..] Decido di andare a fare due passi. Forse in spiaggia troverò un po’ di sollievo. Mi tolgo la maglietta che uso come pigiama e indosso un pareo. Qualunque cosa di più spesso della leggera stoffa del pareo sarebbe insopportabile. Lo sistemo in modo che mi copra il più possibile. Non intendo mettermi un reggiseno alle due di notte e il mio minuscolo tanga è più decorativo che utile. [..]

Mi sono svegliata ansimando e con la vagina completamente bagnata. Avevo fatto un sogno erotico; non mi era mai successo prima e mi sono sentita molto strana. Mi sono girata per vedere se avevo svegliato il mio ragazzo, ma continuava a dormire tranquillamente. Era a torso nudo; uno spiraglio di luce che entrava dalla finestra lasciava intravedere i suoi addominali e pettorali ben definiti. Aveva addosso solo un paio di boxer che gli avevo regalato io per il suo compleanno...

Era una domenica pomeriggio ed era da venerdì che ero chiusa in camera con Vittorio praticando tutte le posizioni del kamasutra. Facevamo solo qualche piccola pausa per mangiare.

Era un sabato pomeriggio ed eravamo sul divano a degustare un buon vino rosso. Faceva caldo e io indossavo una delle sue magliette che mi copriva a mala pena le natiche. Sotto, solo le mutandine. Sapevo quanto lo facesse impazzire quando indossavo le sue maglie, e sapevo anche quanto adorava vedermi in giro per casa con le gambe nude. Lui mi guardava innamorato, ammaliato, con un dolce sorriso che gli illuminava il viso. Aspettavamo l’arrivo di una nostra amica che veniva a trovarci da lontano.

Sono appena tornata in Italia dopo una trasferta di lavoro stressante e decisamente troppo lunga. Le ore di volo e vari scali mi avevano distrutta. Non vedo l’ora di rientrare a casa, di buttarmi sul letto e addormentarmi tra le braccia del mio partner, che mi è tanto mancato. Apro la porta di casa e capisco che lui ha dei piani diversi per me.

Aprii la porta e lui era li, seduto sulla sedia che stava fumando con aria molto seriosa..." Bene!" esclamai. "Spogliati e mettiti come sai"...."No" rispose " oggi sarai tu la mia troietta, ho bisogno di sfogarmi!"

Insisteva nel cercare di prendermi la mano e mettersela fra le gambe. Io resistevo anche se sentivo i capezzoli scoppiarmi e la patatina sciogliersi. Contemporaneamente mi ficcava la lingua in bocca e si strusciava sulle mie cosce.

Quell'uomo mi eccita! Quando si avvicina alla mia postazione, piega il busto in avanti pogiando la mano sulla scrivania, si avvicina a me quel tanto da poter annusare il suo profumo...Indistinguibile! E poi quello sguardo...

L’invito da parte di amici conosciuti in maneggio ad andare con loro in un piccolo campeggio in Calabria, nulla di eclatante, solo una settimana di relax.............Eva, la moglie della coppia di amici, mi guardava sempre con uno sguardo molto profondo come se volesse attirare la mia attenzione su qualcosa di particolare.

D'un tratto prese coraggio, infilò due dita nel filo del perizoma e cominciò a tirarlo verso l'alto stuzzicando inevitabilmente il mio clitoride. Ero sicura potesse iniziare a sentire l'odore dei miei umori inzuppare quel pezzetto di tessuto, mentre lottavo per non gemere, nascosta nel cuscino.

due belle ragazze arrapate si leccano la fica tutta la notte

Provai un dolce brivido quando un rigolo d'acqua gelida fuoriuscì dall'angolo della bocca e mi scese sul collo e un forte fremito quando colò sul mio seno... Ma a sussultare fu lui quando quel liquido freddo arrivò al mio capezzolo che immediatamente s'indurì e premette il tessuto del mio top come per volerlo strappare. Le sue bermuda lasciavano ormai poco spazio all'immaginazione...