Andammo fuori a cena in un carinissimo ristorantino in città, la serata si prospettava ottima...

Avevano organizzato tutto alla perfezione, le ferie,gli orari stabiliti tutto perfetto...

L'aria negli spogliatoi è più fresca, e gradevole. Specialmente oggi che non c'è nessuna. Lei è rimasta in silenzio da quando ci siamo alzate dalla panca. Ha preso l'accappatoio e un asciugamano in spugna.

Sono sudata. Proprio oggi che mi son portata un completino con pantaloni al ginocchio per la palestra, l'impianto di climatizzazione è fuori uso. Appena entrata non ho sentito il solito vociare che mi accoglie sempre: un silenzio rotto solo occasionalmente dal rumore di qualche attrezzo.

Lui si sveglia. È notte fonda e nella stanza l’unico suono è il respiro di lei. Il suo corpo irradia un tepore soffice. La sua pelle emana un tenue profumo.

Stiamo per andare a fare un pik nik nella casa in campagna della mia amica...

Non sono una brutta ragazza, anche se ci sono mille cose che cambierei di me....

Sono le tre di pomeriggio e sono ancora in pigiama...

All'università sono sempre stata brava....

Non avevo molta voglia di uscire...

Alessandro mi aveva davvero scopato alla grande, la seconda volta. Mi aveva di nuovo sottomessa ai suoi voleri ed io mi ero trasformata nella sua bambola….

Piove a dirotto, si sente lo scroscio dell’acqua contro i vetri e sulle foglie degli alberi, mi stringo a lui sotto le coperte, le nostre mani e i nostri corpi sono ansiosi di fare tutto, ma preferiamo tenerli a freno per assaporare il piacere lentamente, aspettando; nel frattempo mi piace immaginare che la pioggia scrosci sui nostri corpi nudi ed evapori come su un ferro incandescente.

Lungo il tragitto ero ansiosa ed eccitata, non mi aspettavi, volevo farti una sorpre-sa, avevo voglia di vederti e di fare l'amore con te tutta la notte, non potevo aspet-tare ancora.

Serata magica. Serata romana. Mi sento felice. Sono in un bellissimo appartamento, piano attico, in compagnia di tanta gente simpatica.

Ci sei tu, seduta, due mani all'opera e una bocca che ti ansima nellorecchio... che ti sussurra "ma quanto seitroiaagodere così, sotto gli occhi di tutti?" E la bocca ti bacia, ti morde forte le labbra mentre la mano sinistra s'impianta in ... con due, tre... quattro dita a grattare forte con le unghie la parete interna

Valerio mi avvicina il çazzo ....muovo la testa verso di lui per prenderlo in bocca....lo leçço e lo suççhio con desiderio....Le agili dita da musicista di Melissa finalmente si infilano nella fiça....

Estate, domenica pomeriggio.
 Io non volevo fare niente, solo sonnecchiare sulla sdraio, al bordo della piscina, colma d'acqua fresca, ma che non era un richiamo abbastanza forte.


Mi da possibilità di accedere nella sua casa senza suonare il campanello, senza aspettare che lui o chi per lui apra la porta. Entro direttamente in uno spazio aperto che fa da salotto, da ingresso, da un po’ di tutto, credo si chiami open space. Una sedia al centro della sala, e un foulard di seta nera poggiato su questa.

La cosa, personalmente, non mi disturba minimamente e, osservando la scena, e immaginando il seguito che tra poco scorrerà davanti ai miei occhi, gli sbadigli di noia ormai un ricordo, avverto che le mie mutandine si incominciano ad inumidire.La rossa sta sbottonando i pantaloncini dell’amica, percorrendole la pelle abbronzata con la lingua, da un capezzolo fin giù all’ombelico. Sono tre o quattro minuti, almeno, che la mia attenzione è concentrata tutta sullo schermo, chissà come mai !!

Siamo seduti nella penultima fila. Io il mio compagno e un nostro/a carissima amica/o gay Davanti a noi, sparsi qua e là per la sala, una decina di spettatori, in quali attività manuali intenti non saprei dirvi. Non che ci voglia una laurea per immaginarselo... Cinque o sei file più avanti di dove siamo seduti noi, una coppia è platealmente impegnata a replicare le immagini che passano sullo schermo.

La mia vita sessuale sta attraversando un momento quasi morto, non ho un ragazzo da un anno e ........

Sono a casa, un pò confusa...

Sto leggendo degli annunci sulla rivista casting...

Nella mia testa le sue parole si ripetono all'infinito...

Quella mattina non andai a lavorare...

Il sole ormai stava tramontando e sulla spiaggia...

Il mio lui impazzisce per i miei bellissimi piedi, misura 41, caviglia abbastanza sottile, pianta non strettissima con un calcagno importante, e soprattutto con un odore, oserei dire, di fondo, che manda letteralmente in estasi un feticista dei piedi femminili come lui. L’odore dei miei piedi lo fa impazzire, lo inebria, lo manda in disibilio…lo attrae come il miele attrae le api….

Era una serata di fine estate....