Io ero esausta, stanca affamata. Non avevo proprio idea che da li a poco sarei diventata di nuovo una puttana per gli ospiti… Ma le cose andarono proprio così… Fui accerchiata, scopata, violentata, usata, umiliata, schiaffeggiata.

mi chiamo Valena e ho 18 anni...ci trovavamo ad una festa...era tipo quelle americane...piene di gente eo seduta su un divano indossavo un vestitino stra corto e scollato e portando una 5 si intravedeva tutto...bevevo una aranciata quando da dietro mi arriva un ragazzo molto attraente, mi sento subito la fica bagnata e comincio ad eccitarmi

....Tra un discorso e l’altro cominciammo a parlare di ragazzi, argomento che ci incuriosiva non poco visto che eravamo sempre tutte e tre vergini. Sofia confessò che una volta scoprì suo fratello che si masturbava in camera sua...,

Seduto c’era Giorgio che mi aspettava, ero un po’ agitata ma curiosa di capire, mi affrontò subito dicendomi che sapeva da tempo di me con Ugo e Rita ma che l’avermi visto fare quel giochino l’avevo fatto impazzire di desiderio e che se lo avessi accontentato, non avrebbe raccontato a nessuno il mio segreto e come premio avrei avuto il gelato pagato per tutta l’estate.

....... Con un solo tuo gesto mi ritrovai contro la parete, il tuo respiro addosso, troppo forte, sembravi incontrollabile. Dolcemente mi bloccasti i polsi, non volevi che scappassi ancora da te….. mi desideravi da troppo tempo ormai per poter ancora controllare la tua voglia di me. (continua)

. Lui subito aprì la cerniera dei pantaloni e lo tiro' fuori, era lungo e grosso, pieno di vene gonfie, una cappella enorme, era una meraviglia accarezzarlo, e, buttando un occhio a Luca, per assicurarmi che non si accorgessi di nulla, apri ben bene le gambe, in modo che lo sconosciuto, potesse infilarmi piu' a fondo le sue lunghissime dita.

...

“Non saprei. Tu cosa proponi?” anche Mary ormai non ragionava più. La situazione la eccitava troppo. “Facciamo così: se vinco io da domani non farai più pompini ad Andrea e li farai solo a me. Se vinci tu ti lecco tra le gambe per un’ora filata senza smettere a meno che non me lo chieda tu”. Mary rimase un attimo in silenzio pensierosa. Quella che era nata come una battuta era ormai degenerata in una vera e propria proposta.

Per un attimo chiusi gli occhi per gustarmi il bacio e le carezze sul seno che Irene aveva incominciato a farmi, quando li riaprii vidi un cazzo enorme tra le gambe dell’uomo, nonostante fosse moscio e non ancora in erezione!! “Brave… continuate a baciarvi!” disse infilando le mani tra le nostre gambe. “Lo sapevo che eravate delle troiette lesbiche… siete tutte bagnate” Poi mi prese per un braccio e mi fece accucciare ai suoi piedi mettendomi il suo enorme membro in bocca. Non avevo mai visto..

Si mise a ridere, vedi hai tutto il pelo di fuori, occorre depilarti un po’! Vieni, siediti ti aiuto io, l’ho già fatto con una mia amica! Andò in bagno e tornò con rasoio, pennello e schiuma da barba. Non mi fai male vero? Rilassati! Sussurrò, mi sfilò le mutande del costume, si inginocchiò sul tappeto davanti a me, mi insaponò l’inguine ed il pube, poi con delicatezza iniziò a depilarmi. Mi distesi sulla schiena con le gambe divaricate e le ginocchia piegate. Ero già tutta bagnata.

..............."ehi! ciao Bella!" Poi visto che io continuo a camminare per la mia strada, il furgone inverte la marcia e mi raggiunge affiancandomi con il motore al minimo un soldato seduto a fianco del guidatore abbassa il finestrino. "Ciao bella dove vai così di fretta?.....mi caccia il cazzone in bocca costringendomi a ingoiarlo tutto subito "spompina troia che bocca da pompinara. Cosi. Ancora ingoia tutto..

La confezione di salsa tartara occhieggia invitante dallo scaffalo. Dilemma del giorno, cedere alla voglia paza e improvvisa di arrosto alla bracia sapientemente condita,................

MI RICORDO COME SE FOSSE ORA QUELLA PRIMA VOLTA CON LUI, LE EMOZIONI E IL PIACERE PROVATI SONO STATI INDESCRIVIBILI. IO 17 ANNI LUI 43 AMICO DI FAMIGLIA. QUELLA MATTINA ERAVAMO ANDATI AD ACCOMPAGNARE MIA MAMMA IN OSPEDALE PER UN PICCOLO INTERVENTO. IO QUEL LUNEDI’ MATTINA INDOSSAVO UN ABITINO DI JEANS CON I BOTTONI DAVANTI. MENTRE ERAVAMO IN AUTOSTRADA CHE TORNAVAMO A CASA AD UN CERTO PUNTO SENTO LE SUE MANI CHE SI INSINUANO SULLE MIE GAMBE……….

Quanto ho goduto quel pomeriggio a casa con i due operai! Soddisfare i loro cazzi vogliosi è stata un'esperienza stupenda...

provai una sensazione di paura e di grande piacere..sensazioni mai provate prima..il mio corpo vibrava..

interessante..

A volte quando sono tutta sola nella mia stanza , sotto le coperte, nuda , calda e vogliosa , penso ... penso ad un vero uomo da far godere un uomo per dedicare tutte le mie attenzioni sai cosa farei? lo fare sedere sul bordo del letto poi inizio a sbottonare la camicia, ogni centimetro di pelle che scopro la mia lingua e la mia bocca l'assaporano , le mie mani l'accarezzano arrivo ai pantaloni tiro giu' la chiusura e trovo il mio tesoro...

RACCONTO SENSUALE-EROTICO DEL GIOCO PERVERSO DI UNA DONNA SUL SUO SERVO.

Prendemmo la scorciatoia tra le distese di granoturco e di meloni, in fondo al campo c’era un vecchio capanno di legno, dove lo zio Toni teneva gli attrezzi. Spiammo tra le fessure della finestra, dentro lo zio stava scopando la signora Vanda, la lattaia, era appoggiata con i gomiti sul tavolo a gambe divaricate...

Era la nostra prima vacanza, io e la mia amica eravamo elettrizzate,non vedevamo l’ora di partire per Cuba.

Il professore capì che ero rimasta turbata da quel no secco. Mi poggiò una mano sulla guancia, dicendomi che non avrei dovuto scherzare con il fuoco e che quel libro scatenava delle pulsioni irrefrenabili tali da cambiare per sempre lo stato naturale delle cose.Lo fissai negli occhi: erano diventati molto più profondi, le sue pupille erano dilatate e la sua mano sulla guancia iniziava a tremare come se ci fosse qualcosa in lui che stesse per esplodere ma che tentava con impegno di tenere a bada.